Mobili antichi, d'epoca e in stile

I mobili antichi

I mobili sono l'elemento essenziale di ogni abitazione. Sistemati all'interno di ogni stanza, sono in grado di arredare e colorare l'ambiente, creando un'atmosfera del tutto personale. Selezionati con cura e stile, i mobili hanno carattere e personalità, e sono capaci di accontentare tutti i gusti, arredando con calore tutta la casa. Utili per contenere oggetti o per riempire una stanza dell'abitazione, i mobili li troviamo in ogni camera, dove svolgono funzioni differenti.



Dalla Francia deriva l'uso, piuttosto diffuso ovunque,di distinguere gli stili secondo il nome del sovrano regnante all'epoca: Luigi XIV, Luigi XV, Luigi XVI , Napoleone III ecc, oppure con i nomi  dei periodi di transizione: Reggenza, Direttorio, Restaurazione e così via; oppure col nome fondamentale di un'epoca, come Impero o Novecento.

Tuttavia, altri stili nazionali o regionali , si sono sviluppati contemporaneamente ai grandi stili francesi e questo  è accaduto soprattutto in zone o in epoche in cui si avvertiva meno l'egemonia di quella cultura.
Si può quindi considerare con caratteri a sé il mobile italiano, il mobile spagnolo, quello inglese, olandese e via dicendo e distinguere, per esempio tra gli stessi mobili francesi, uno stile bretone, uno stile provenzale e così via,  come, fra quelli italiani, si può distinguere uno stile veneziano, uno stile toscano ecc...

Il mobile antico può essere d'epoca oppure tardo. Qualora sia tardo,  porterà i segni di uno stile in decadenza, rivelando una linea stanca  ed appesantita, con particolari decorativi dal disegno più sommario.
Anche la regione d'origine può fornirci indicazioni indispensabili sui caratteri di un mobile poiché c'è sempre una stretta relazione tra la storia di un paese e gli aspetti del suo costume. Così le note locali , le dominazioni straniere (tanto frequenti nella storia italiana), le correnti di cultura e le stesse condizioni di isolamento, hanno lasciato la loro impronta sullo stile dei mobili.

Mercatini di Natale

Analizzando questi elementi è possibile scoprire come uno sgabello rinascimentale tedesco possa essere più recente di uno fiorentino, e come una credenza gotica valdostana possa essere meno antica di una francese, o come un tavolo secentesco genovese possa essere creduto spagnolo ed ancora un letto neoclassico napoletano scambiato per francese.

Il problema della conoscenza del mobile riguarda anche lo scopo per il quale quel mobile è stato costruito e di conseguenza sia la sua funzione originaria sia l'uso che ne vorremmo fare noi.
A questo riguardo, accade spesso che, un mobile antico, risulti inutilizzabile per lo scopo per cui era stato creato, anche perché, ad esempio, le esigenze della vita domestica sono cambiate notevolmente nel tempo.

Attualmente in commercio sono reperibili una grande quantità di mobili ispirati all'antico e non esiste stile che non sia stato copiato.
I collezionisti e gli intenditori di mobili antichi non ammettono copie, ma il pubblico pare apprezzare maggiormente la copia del mobile d'epoca in quanto la copia è un mobile nuovo.

L'importante è comunque non far mai passare come ' d'epoca' una copia, per eccellente che sia. E' invece  opportuno usare le qualifiche di ' copia d'antico' e ' mobile in stile'.

La copia d'antico è un mobile fabbricato sulla falsariga di un mobile d'epoca di origine nota; l'ebanista ha studiato le tecniche di fabbricazione di tale epoca , ha scelto lo stesso tipo di legno e lo stesso tipo di tavola, rispettando anche lo stesso senso nel segarle. Il risultato è la riproduzione esatta del modello, che può essere ripetuta all'infinito.
Tuttavia, la copia si distingue dall'originale per il suo stato nuovo, benchè il legno possa essere stato invecchiato artificialmente con l'esposizione alle intemperie. Ogni regola di fabbricazione viene rispettata, ogni meccanismo ha la sua funzione esatta e le vernici vengono fatte secondo le ricette originali.

Quando si parla invece di 'mobile in stile', s'intende un mobile fabbricato con tecniche contemporanee, quasi sempre su scala industriale, ma secondo linee generali che si rifanno ad una determinata epoca e facilmente reperibili in commercio.

Fabbricati rapidamente ed in serie, non raggiungono mai un grande valore e solo la qualità dei loro ornamenti può farne aumentare il prezzo. Questi mobili valgono quanto valgono i materiali con cui sono stati costruiti ed inoltre bisogna sottolineare che, nel caso di ' mobili in stile', il tempo toglie loro valore anziché aggiungergliene. Le tecniche industriali di fabbricazione comportano spesso un basso livello di qualità del prodotto in quanto le vernici sono più fragili, le impiallacciature e gli intarsi rischiano di scollarsi per il caldo e spesso, i piedi a  'console' ,mancano di solidità.

Ritornando ai mobili antichi, bisogna dire che non esistono quotazioni ufficiali. Tuttavia, ci sono elementi che ne determinano il  valore e di conseguenza il prezzo. Le quotazioni dei mobili antichi variano a seconda della tendenza del gusto del pubblico  verso una certa epoca piuttosto che verso un'altra in un determinato periodo e, perché uno stile entri in voga , bisogna che sul mercato antiquario si verifichino tre condizioni:

1) Prezzo d'acquisto accessibile, che permetta buone vendite ed in grande quantità;

2) Possibilità di reperire i mobili con una certa facilità;

3) Linee e proporzioni corrispondano con facilità alle esigenze dell'architettura e dell'ambientazione moderne;

Ciò non significa che gli stili non più di moda abbiano perso il loro prestigio ed il loro  valore. Certe epoche  infatti, sono sempre state e continueranno a rimanere rare, sicché il loro valore, col tempo, non potrà che crescere.

Le epoche fuori quotazione , ma sempre 'sicure' sono:

- Barocco
- Rococò
- Luigi XVI


Le epoche ben quotate ma meno di moda sono:

- Direttorio
- Impero


Le epoche resuscitate e al culmine della fortuna sono:

- Rinascimento
- Seicento
- Restaurazione


Un'epoca riscoperta e ben rivalutata è il Napoleone III ed un'epoca ancora accessibile ma in piena ascesa è il Luigi Filippo.

Al confine col moderno, troviamo il Liberty o Art Nuveau , che ha abbandonato gli antri dei rigattieri per le vetrine degli antiquari.


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